ACCOUNT FALSI SU LINKEDIN, COME SCOPRIRLI?


Negli ultimi mesi hanno cominciato a proliferare migliaia di account falsi su LinkedIn, che hanno creato non pochi grattacapi alla piattaforma.


Questi account sono stati creati con scopi diversi: alcuni hanno l’intento piuttosto innocente di andare a guardare i profili di altri senza svelare la propria identità ma la maggior parte ha purtroppo ben altri scopi.

Questo fenomeno sta creando non pochi problemi per una piattaforma che molte aziende e recruiter utilizzano per selezionare potenziali candidati da assumere, così LinkedIn ha dovuto adottare delle misure di sicurezza più stringenti per minimizzare gli effetti negativi di questa deriva.

Come sono questi profili?

Una caratteristica che accomuna quasi tutti questi falsi profili è l’alto livello di ruolo, come CFO o Amministratori delegati: figure insomma di rilievo e perciò particolarmente appetibili per i recruiter. In particolare poi sono apparsi magicamente moltissimi ruoli fake relativi alla cyber security, ambito in cui sono attualmente ricercati molti talenti.

Non si capisce ancora perché siano apparsi così tanti profili falsi: pare che molti profili siano stati creati da hacker, copiando le bio da portali specializzati nella ricerca di lavoro, forse allo scopo di hackerare la piattaforma anche se, ad oggi questo non è avvenuto, come sta invece succedendo in maniera massiccia su Instagram.

Uno degli scopi potrebbe essere anche quello di spingere i collegamenti ottenuti a condividere informazioni sensibili che vengono poi utilizzati per il furto di identità.

Altro scopo, senz’altro meno dannoso ma non per questo meno irritante, è quello di veicolare messaggi commerciali, fare cioè un’azione promozionale per aumentare la vendita di prodotti.

LinkedIn ha così introdotto, come dicevamo prima, nuove funzionalità per la verifica dell’identità, tra i quali numero di telefono o email verificate.

Ma come si può capire se il profilo che stiamo consultando è vero o falso?


Sezione informazioni


Prima di tutto, nella sezione Informazioni su questo profilo, che troviamo nella casella altro, possiamo verificare la data di iscrizione al network e le date degli aggiornamenti: normalmente i profili falsi sono di recente costituzione e spesso non vengono aggiornati.

Inoltre possiamo vedere se c’è collegata una mail di lavoro o personale o un numero di telefono verificato.

Attenzione però: chi tende a cambiare lavoro con una certa frequenza in genere associa a LinkedIn una mail personale, per non rischiare di perdere l’accesso al proprio profilo una volta disattivata la mail lavorativa del vecchio posto di lavoro.


Profilo incompleto

Spesso un profilo incompleto o con errori di digitazione o grammaticali è sintomo di account falso.

Inoltre quando ci si presenta su LinkedIn si forniscono spesso dettagli sulla propria professionalità, come esperienze, studi e precedenti posizioni lavorative: meglio verificare questi dettagli.


Foto profilo

Come sappiamo la foto del profilo innanzitutto deve esserci, inoltre deve essere professionale, magari avere sullo sfondo il logo dell’azienda.

Ma sono sospette anche quelle foto troppo patinate, con personaggi che denunciano anche ad un occhio poco esperto la provenienza da una banca immagini.


Ricevere messaggi troppo articolati

Spesso quando si accetta il collegamento si riceve un messaggio di risposta immediato (da un bot) troppo articolato, magari con proposte entusiastiche e poco realistiche e scritte in un italiano non molto appropriato: come diceva un famoso attore “diffidate gente, diffidate”!

Link nei messaggi di contratto

È un indicatore molto forte: non aprire mai link provenienti da utenti che non conoscete, del resto non lo fate neanche quando li ricevete via mail o sms da sconosciuti, vero?


Poca attività

Questi profili, generati solo per truffare o rubare dati non hanno una vera e propria attività su LinkedIn, quindi non troverete post o articoli o interazioni, tipiche attività di chi utilizza la piattaforma per lavoro, in modo serio.

Buon senso

Ovviamente non è detto che una singola di queste caratteristiche contraddistingua un account falso: LinkedIn è comunque popolato da molte persone che non fanno attività e si limitano a guardare i profili altrui o leggere i post senza interagire.

Ma la somma di più di uno dei fattori sopra citati è un buon indicatore di possibile fraudolenza: meglio verificare anche in rete se il professionista che ci sta contattando esiste realmente o meno!

E poi, se siamo certi che si tratti di account falsi, segnaliamo a LinkedIn, seguendo le istruzioni che troviamo sulla piattaforma stessa.


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Questa è una delle competenze che posso mettere a tua disposizione, se sei interessato contattami, mi farà piacere fissare un appuntamento telefonico o video con te per parlare dei tuoi dubbi o le tue esigenze.