Intelligenza Artificiale: le aziende italiane sono ancora indietro?

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L'intelligenza artificiale sta rivoluzionando il mondo del lavoro, eppure in Italia le aziende sembrano ancora arrancare.


Secondo un recente studio di Minsait, società del gruppo Indra insieme al Centro di ricerca in Leadership, Innovazione e Organizzazione CLIO dell’Università Luiss Guido Carli, solo il 25% delle imprese italiane ha già avviato progetti concreti di Intelligenza Artificiale, mentre il restante 75% è ancora indietro.

Perché questa lentezza?

Le cause sono diverse: mancanza di competenze specifiche, carenza di infrastrutture tecnologiche adeguate, perplessità per la sicurezza dei dati e costi elevati.

Il potenziale per le aziende è enorme. L’Intelligenza artificiale può infatti:


Aumentare la produttività e l'efficienza

Migliorare la qualità dei prodotti e dei servizi

Personalizzare l'esperienza del cliente

Sviluppare nuovi modelli di business


Cosa fare per riempire questo divario?


È necessario un impegno da parte di tutti gli attori coinvolti:

- Le aziende devono investire in formazione e infrastrutture tecnologiche.

- Il governo deve incentivare l'adozione dell'AI e promuovere la ricerca e lo sviluppo.

- Le università devono formare nuovi profili professionali in grado di rispondere alle esigenze del mercato.

Esistono comunque già diverse aziende in Italia che hanno dichiarato di utilizzare questo mezzo potente con successo:


Settore energetico:

Eni: la utilizza per la ricerca e l'estrazione di petrolio e gas, per ottimizzare la produzione e la manutenzione degli impianti e per sviluppare nuovi prodotti e servizi.
Enel:  la Impiega per la gestione delle reti elettriche, la previsione della domanda di energia e lo sviluppo di soluzioni di smart grid.

Settore manifatturiero:

Leonardo: Applica l'Intelligenza artificiale nella progettazione e produzione di velivoli, sistemi di difesa e sistemi di sicurezza.
Pirelli: la sfrutta per lo sviluppo di pneumatici intelligenti in grado di monitorare le proprie condizioni e prevedere le esigenze di manutenzione.
Ferrari: Utilizza l'AI per la progettazione di autovetture più performanti e aerodinamiche, per la simulazione di test drive virtuali e per l'analisi dei dati relativi alle prestazioni in pista.


Settore bancario e assicurativo:

Intesa Sanpaolo: Impiega l'AI per la lotta al riciclaggio di denaro, la valutazione del rischio creditizio e la personalizzazione dei prodotti e servizi offerti ai clienti.
UnipolSai: la utilizza per la gestione delle sinistri, la prevenzione delle frodi e la customer service.


Settore retail:

Esselunga: Applica l'AI per la gestione delle scorte, l'ottimizzazione dei prezzi e la personalizzazione delle offerte per i clienti.
Ovs: la utilizza per la progettazione di capi di abbigliamento più in linea con i gusti dei clienti, per la gestione degli ordini online e per l'analisi dei dati relativi alle vendite.


Settore media e comunicazione:

Sky Italia: Impiega l'AI per la personalizzazione dei contenuti TV, la raccomandazione di programmi e la gestione delle interazioni con i clienti sui social media.
RCS MediaGroup: Utilizza l'AI per la produzione di contenuti personalizzati, l'analisi dei dati di audience e la gestione delle campagne pubblicitarie.

L'intelligenza artificiale non è più il futuro, è il presente. 

Le aziende che già ora sono in grado di  cogliere questa opportunità saranno quelle che vinceranno la sfida della competitività globale.

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