LINKEDIN, APPLE E LE NUOVE FRONTIERE DELLA COMUNICAZIONE


Severance è una serie TV creata da Dan Erickson e diretta da Ben Stiller e Aoife McArdle, presentata in anteprima su Apple TV + il 18 febbraio.

Un cast di prima categoria la caratterizza, parliamo di attori del calibro di Adam Scott, Zach Cherry, Britt Lower, Tramell Tillman, Jen Tullock, Dichen Lachman, Michael Chernus, John Turturro, Christopher Walken e Patricia Arquette.

 

Severance, la serie

la serie, che sta riscuotendo un grande successo, racconta la storia di Mark dipendente dell’azienda Lumon Industries che viene sottoposto a un programma molto particolare che consiste nel separare i suoi ricordi personali da quelli lavorativi.

Questo porterà lui e gli altri dipendenti ad entrare in ufficio senza portare con loro i problemi che li assillano nella vita privata, ma a che prezzo?

 

Intrigante? Senz’altro!

Ma cosa c'entra con LinkedIn?

 


Severance: Il profilo aziendale 

Lumon Industries LinkedIn Donata Mazzapng

Semplice: Apple ha aperto un vero profilo Linkedin per la Lumon Industries, azienda invece del tutto fittizia.

Si tratta sicuramente di una trovata ingegnosa e che funziona a livello di diffusione: ad oggi, 23 marzo, la pagina ha acquisito già oltre 2.500 follower, benché nella sezione informazioni sia esplicitato che si tratta di un’azienda inventata, che fa da sfondo ad una serie tv, di cui però poi da informazioni “reali” sul fondatore e sul tipo di azienda.

Dal punto di vista tecnico, la pagina è ben gestita, con post e video e, addirittura, ci presenta i dipendenti: qual è quindi il meccanismo di ingaggio, la realtà o la finzione?

 

Una domanda

Aldilà dell'utilizzo innovativo di Linkedin, come mezzo di promozione pubblicitaria senza utilizzare le Ads, la domanda che sorge spontanea è: quante aziende fittizie ci possono essere su LinkedIn?

E quindi, esiste un organismo che verifica se un profilo sia vero o fake?

In realtà non esiste questo controllo, per potere iscrivere una persona o un’azienda, LinkedIn richiede solo un nominativo e l'email, il che potrebbe creare problemi a quegli utenti che non siano molto avvezzi all'utilizzo di questi mezzi.


Una riflessione

Forse sarebbe il caso che, data la sua connotazione prettamente lavorativa, LinkedIn mettesse qualche paletto in più per aprire un profilo, proprio per evitare che alcune persone incorrano in cattive esperienze.


Dal punto di vista advertising,

si tratta di una trovata interessante, che, sono sicura, verrà prontamente imitata, se già non è stato fatto, da altre realtà attente a nuovi canali di comunicazione:

Voi perché seguireste questa pagina?

 

Foto Apple Tv+