In realtà lo smart working e il lavoro da remoto hanno già sdoganato alcune funzioni che tradizionalmente erano viste come innovative e in presenza, rendendole di fatto già presenti nel nuovo orizzonte lavorativo. Mentre molte aziende stanno facendo rientrare i propri dipendenti in azienda, il futuro del lavoro è già arrivato: il lockdown ha accelerato un processo irreversibile che già era in corso, creando molte figure professionali che prima erano quasi in embrione. Il Forum Economico Mondiale (WEF) già a metà 2021 ha preannunciato una serie di ruoli ritenuti emergenti e che avranno una crescente presenza nei prossimi 10 anni: alcuni di questi esistono già, proprio grazie alla pandemia che, come si diceva, ha innescato un movimento che ha accelerato il processo di rinnovamento delle figure professionali. Va da sé che molte delle nuove professioni si svolgano in remoto, rendendo così lo smart working una realtà non più eludibile. prima del 2020, si stima che meno del 5% delle aziende disponesse di politiche relative al lavoro da remoto: le aziende ora vogliono applicare le lezioni apprese per ottimizzare l'esperienza di lavoro da casa. La cura del corpo e della forma fisica in genere ha avuto un prodigioso balzo in avanti , tanto che questo ruolo è cresciuto del 28,7% nel primo trimestre del '21. Il lockdown ci ha costretti a lavorare da casa, ma ora a molti questa non sembra più una costrizione: la scelta di lavorare in smart working porta quindi alla progettazione di spazi confortevoli, dove poter svolgere al meglio i propri compiti. anche se sembra un gioco di parole, il mondo virtuale è una realtà: la formazione in ambito AR e VR sta scalando velocemente la classifica delle professioni richieste Tra le professioni già presenti ma in crescita troviamo i data scientist, figure chiave nella gestione dei Big Data o gli esperti in Cyber Security, con nuovi profili che siano in grado di prevedere le nuove modalità di attacchi informatici: è storia di questi giorni l’attacco informatico ai server del Ministero della Sanità o della regione Lazio, che ci fanno capire quanto questo tipo di figura sia ormai indispensabile per non avere brutte sorprese. Già presenti poi sono le professioni come quella del Social Media Manager, che se prima veniva un po’ sottovalutata è ora una vera è propria realtà, di cui nessuna azienda può più fare a meno. E non dimentichiamo gli scrittori freelance, che mettono le loro capacità al servizio delle aziende o di altri professionisti per scrivere articoli per i loro blog e i post dei social in cui oggi non è più possibile non essere presenti: non dimentichiamoci che Google ama i contenuti di buona qualità e che i blog sono lo strumento primo per ottenere buoni risultati in termini di SEO. Gli esperti di SEO stanno vivendo una stagione d’oro, il loro lavoro è ora considerato fondamentale per la presenza di aziende e servizi sui principali motori di ricerca: la loro competenza fa sì che questo accada, grazie alla loro professionalità. I lavori del futuro sono già qui, sono arrivati senza che quasi ce ne accorgessimo e ora sono parte integrante delle nostre vite professionali: utilizziamo queste professioni nel modo migliore, senza improvvisarci in ruoli che non ci competono, per migliorare la nostra esperienza lavorativa. foto di Gerard Altman per Pixabay foto di madartzgraphics per Pixabay Sentiamo sempre più spesso parlare di lavori del futuro, di come alcune professioni si stiano evolvendo e cambiando pelle.
Docenti online, personal trainer, coach e mentor a distanza, architetti specializzati in ambienti di lavoro sono già tra di noi.
Ma quali sono le professioni che sono esplose e che resteranno nel post pandemia?
Quali sono le professioni del futuro già presenti oggi?
Sono diverse, il WEF ne cita 10, non considerando però l'elenco esaustivo: tra queste spiccano, ad esempio:1. Facilitatore del lavoro da casa
2. Personal Trainer Online
3. Smart Home Designer
4. Consulente per l'immersione XR
Nel WEB intanto...
E nel mondo della comunicazione?
Concludendo