Dal 1° gennaio 2023 sono cambiate le regole per lo smart working. Si torna all'accordo individuale, con invio in modalità agevolata. Solo i lavoratori fragili usufruiscono del regime semplificato fino al 31 marzo. Nessuna proroga per i genitori di under 14.
Dopo mille incertezze, conferme e smentite, Il governo ha finalmente strutturato questa riforma, che inserita nel decreto Milleproroghe, verrà estesa fino a fine marzo 2023.
Il provvedimento è però riservato solo a una categoria, sia nel pubblico che nel privato, quella dei lavoratori fragili, che soffrono cioè di patologie a rischio in termini di salute.
In pratica i dipendenti che vorranno accedere a questa modalità lavorativa dovranno fare domanda all'azienda che vaglierà i casi e determinerà tipo, durata e modalità di esecuzione, secondo le regole precedentemente in vigore.
Certo i tempi sono molto cambiati, le aziende si dovranno rendere conto che la possibilità di lavorare in remoto sarà probabilmente molto più richiesta dai propri dipendenti.
Dall'altro lato, alle aziende potrebbe convenire accorciare la settimana lavorativa in sede per una questione meramente economica, legata al risparmio energetico che ne deriverebbe.
Smart working: La ricerca del Politecnico
Il Politecnico di Milano ha condotto una ricerca specifica: secondo i dati diffusi, i lavoratori che attualmente usufruiscono dello smart working sono circa 3,5 milioni, che potrebbero crescere di 100.000 unità.
La ricerca ha scopi molteplici:
- Comprendere la relazione tra Smart Working e le risorse messe a disposizione dal PNRR
- Approfondire le iniziative per un corretto utilizzo delle tecnologie digitali: la tutela di sicurezza e protezione dei dati, il rischio di iperconnessione e overworking, il tecnostress
- Approfondire i nuovi i luoghi di lavoro: l’evoluzione dei layout interni degli uffici, l’utilizzo di luoghi esterni alla sede (es. coworking, business center) e l’impatto dello Smart Working sulle città e i territori
- Approfondire il cambiamento degli stili di vita e le nuove esigenze dei lavoratori e gli impatti del nuovo modo di lavorare sul loro benessere
- Approfondire l’impatto dello Smart Working in termini di sostenibilità ambientale, sociale
(fonte: osservatori.net digital innovation)
L’utilizzo dello smart working ha subito una forte accelerazione a causa delle Pandemia: prima la stima di lavoratori che potevano sfruttare questa opportunità era di circa 600 mila lavoratori dipendenti, di cui solo 40 mila nel pubblico.
Il governo sta quindi studiando come favorire questo strumento, sia per arginare gli effetti del Covid che per aiutare le aziende a contenere i costi energetici, tema scottante dati gli alti rincari dell’ultimo periodo
Chi sono i lavoratori fragili
I lavoratori fragili devono necessariamente appartenere a categorie come immunodepressi, pazienti oncologici, con terapie salvavita in corso, o disabili gravi.
La richiesta di molti partiti è stata inizialmente quella di prolungare lo smart working per fragili e genitori di under 14 fino al 31 marzo 2023, richiesta accolta però solo per i lavoratori fragili.
La decisione sulla proroga è stata confermata proprio negli ultimi giorni utili, in vista della scadenza del decreto avvenuta il 31 dicembre.
Foto di Cup of Couple:
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